Sono nato in un posto di mare e il mare ce l’ho sempre dentro anche quando viaggio nei miei amati Balcani.

Foto di Damiano Gallinaro

Ho iniziato a scrivere che avevo 12 anni, dopo aver viaggiato con mio padre fino alla città di Novorossiski allora in Unione Sovietica, e non ho mai smesso. Nel 1989 ho vinto il Primo Premio Adista-Dossier Sezione Poesia con il componimento “Storie di Guerra“.

Finito il liceo mi sono laureato in giurisprudenza e appena ho avuto l’opportunità ho trasformato il mio interesse per i viaggi in qualcosa di più, laureandomi e addottorandomi in antropologia. Da allora alterno scritture etnografiche, di cui trovate un esempio nel contributo al Report sul Diritto d’Asilo, alla creazione di mondi.

Devo al mio amore per i fumetti a grandi sceneggiatori come Neil Gaiman, Hector German Oesterheld e Jean Marc De Matteis. Molte delle suggestioni che trovate nei racconti, in cui le citazioni nascoste a grandi storie dei miei amati supereroi sono una costante.

Premiazione Damiano Gallinaro
Damiano Gallinaro in fiera
Damiano Gallinaro e il libro L'Uomo di Selo

Nel 2016 vinco il Primo Premio “Affabula. L’arte di raccontare storie”, sezione “Racconto Breve”, con il racconto “L’Uomo di Selo” pubblicato nell’omonima raccolta “L’Uomo di Selo e altre solitudini balcaniche” (Passerino edizioni, 2018).

La raccolta contiene anche un racconto strettamente legato ad un progetto più ambizioso: la saga dei “Riparatori“.

Volete scoprire chi sono?

Allora vi invito a leggere i primi due capitoli della saga “L’Isola di Brumalia” (Il mio libro editore, 2014) e “Grand Hotel Desyatka” (Vertigo edizioni, 2020), quest’ultimo ambientato nella zona d’esclusione di Chernobyl, in attesa di scoprire nuove avventure di questo gruppo di improbabili avventurieri.